Antica Sartoria Rom

di Gianni Puglisi 1

 Gonne ampie e lunghe a grandi fiori stampati, orecchini pendenti, grandi collane etniche. Le donne dagli anni Settanta ad oggi, sono sempre state affascinante dallo stile zingaresco o gipsy. L’Antica Sartoria Rom, che ha sede in via Nomentana 952 ha saputo cogliere e indirizzare questa tendenza. L’idea dell’Antica Sartoria Rom è nata nel 1997 proprio in un campo nomadi alla periferia di Roma, dove alcune donne Rom decidono di far diventare l’attività che erano solite svolgere come autodidatte nell’ambito familiare una piccola impresa: si mettono a confezionare abiti in stile Rom, meglio noto come Gipsy Style ma questa volta non per utilizzarli in famiglia, bensì per venderli.

Da un’abitudine artigianale nasce così un vero e proprio lavoro. Le donne disegnano una serie di abiti di ispirazione tipicamente orientale, secondo la moda del tardo Ottocento e li realizzano cucendoli a mano. La particolarità dei manufatti finisce per interessare il mercato ben più del previsto.
Sorge, così, in seguito, l’esigenza di cucire a macchina i vari capi, pur mantenendo come caratteristiche principali l’estrema semplicità del modello e l’utilizzo dei tessuti in fibra naturale, come era in uso nell’Ottocento, poiché, come dicono le stesse donne, “il popolo Rom vive oggi in condizioni di tale disagio da poter essere paragonato a chi, due secoli or sono, doveva andare a prendere l’acqua alla sorgente, viveva a lume di candela, saltava da una pozzanghera all’altra per giungere alla strada principale, usciva in piena notte per recarsi alla toilette, né più né meno di quanto ancora oggi sono costretti a fare gli abitanti dei cosiddetti campi nomadi non attrezzati”.
Le donne, fermamente intenzionate a portare avanti questa attività di taglio e cucio, realizzano un vero e proprio Laboratorio di Sartoria per diffondere l’antica tradizione del costume Rom in Occidente. L’attività coinvolge persone provenienti da diverse comunità Rom presenti nella capitale. In quest’ambito, le donne più anziane fanno da memoria storica e offrono la loro preziosa testimonianza ricordando i vestiti indossati dalle loro nonne, quando erano ancora in Iugoslavia, le più giovani, invece, si dedicano al disegno ed a reperire i tessuti più adatti alla realizzazione dei modelli, tutti rigorosamente in fibra naturale, come seta, cotone, lana, lino, canapa.

Sono trascorsi vari anni quando queste donne Rom pensano di presentare un progetto relativo all’organizzazione dell’attività sartoriale in un laboratorio vero e proprio, organizzando anche un corso di formazione per l’uso delle macchine. Il progetto viene finanziato dall’ Assessorato alla Attività Produttive ed Economiche della Provincia di Roma. La prima presentazione ufficiale al pubblico degli abiti realizzati all’interno del Laboratorio ha luogo nel dicembre 2003 presso la Centrale Montemartini di Roma, che attualmente ospita il museo. E’ una svolta: nasce l’Antica Sartoria Rom, che ricevele prime ordinazioni dai proprietari di negozi del centro. Arrivano i primi guadagni consistenti da investire nel laboratorio di Via Nomentana 952.

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