Piazza Vittorio, una passeggiata nel mercato della multiculturalità

di Redazione 1

C’era una volta il mercato di piazza Vittorio, a Roma. Uno degli angoli più caratteristici di Roma, in pieno centro, a due passi dalla stazione Termini, a tre da piazza San Giovanni in Laterano. Piazza Vittorio è il vero cuore di Roma. Tra Stazione, mercato e università. E oggi è testimonianza vivente – a tratti esasperata – di un Paese che sta cambiando. Ecco perché non ha vie di mezzo: o la si ama o la si odia, con paura. Piazza Vittorio è uno dei mercati – principalmente agroalimentare – più famosi della Capitale. Oggi la piazza e le sue viuzze sono cambiate. Continuano ad essere caratteristici, e per alcuni assolutamente unici. Unici e diversi dai tempi passati.

Anche il mercato, prima al centro della piazza intorno al giardino centrale, non è più dov’era un tempo: oggi è stato trasferito in Via Giolitti, in una struttura allestita di locali idonei di cui si è occupata, dopo polemiche, progetti, tentativi, compromessi, l’amministrazione comunale pochi anni fa.

Piazza Vittorio è un meltin pot di volti, culture, immigrazione, popoli. Pochi italiani, a volte criminalità, e tanti, tanti cinesi: qui c’è Marocco, Senegal, Etiopia, ma soprattutto Cina e relativi negozi, assolutamente tutti uguali e in quantità inspiegabili dal punto di vista delle regole del mercato. Il quartiere, l’Esquilino, è centrale e ricco di storia. L’integrazione qui, però, spesso non esiste, e si confonde drammaticamente con l’emarginazione. Molto è stato fatto, ma ancor più c’è da fare, soprattutto a livello culturale.

Il mercato è stato rinominato nuovo mercato Esquilino da quando è stato spostato nei nuovi locali. Qui troverete di tutto, e potrete divertirvi alla ricerca dell’offerta e della qualità migliore, persi negli usi propri del luogo della contrattazione, dove prodotto e convenienza sono il risultato, non sempre certo, di una scommessa certo possibile. Troverete anche molti banchetti che offrono, oltre a frutta, verdura, carne (in particolare, ci sono banchi che vendono solo carne per gli islamici), pane, alimentari in generale, abbigliamento a poco prezzo e molto molto altro.

Foto|Flickr

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