Kokeshi Doll, le bambole giapponesi portafortuna

di Gianni Puglisi 2

Le bambole che vedete nella foto sono il souvenir giapponese per tradizione. Il loro nome è Kokeshi Doll. Nel diciannovesimo secolo, nella terra di Tohoku, località famosa per le acque termali e per le sorgenti calde, Kiji-shi, un falegname del posto, ebbe la brillante idea di fabbricare delle bambole di legno che potessero essere vendute ai turisti come souvenir. L’idea ebbe un grande successo e i turisti le usavano anche come utensile per massaggiarsi le spalle mentre accarezzavano le calde acque delle sorgenti.

La fabbricazione delle Kokeshi Doll veniva realizzata durante il periodo invernale in quanto richiedeva del tempo per la preparazione. Bisognava far asciugare il legno, tagliarlo e lasciarlo riposare per circa sei mesi. In seguito il legno veniva levigato e lavorato per dargli una forma particolare: a sfera, per rappresentare la testa e a cilindro, per rappresentare il corpo. Il falegname artista doveva poi dipingere ogni singolo pezzo in modo da ridare all’anima della bambola una propria identità diversa da tutte le altre. Il fascino delle Kokeshi è dato dalla natura unica di ognuna di loro. Nessuna bambola è uguale alle altre, il suo volto può essere serio e misterioso oppure felice e allegro. I colori usati più comunemente sono il rosso, il giallo e il porpora.

All’inizio della loro storia, le Kokeshi divennero popolari come rappresentazione della bellezza femminile e come dono in caso di nascita di un bambino per il contatto che trasmettevano con l’età infantile. Ma prima di assumere ogni altro significato, sono considerate soprattutto degli amuleti che vengono regalati come simbolo di allontanamento degli spiriti maligni. La spiegazione di tale teoria deve essere rintracciata nel Mizuki, il legno utilizzato per la creazione del viso delle bambole, che in quanto umido si pensa che aiuti a prevenire gli incendi e viene quindi tenuto in casa come portafortuna.

Le bambole Kokushi a Roma potete trovarle all’interno del negozio di abbigliamento Jam, sito all’interno della Galleria di Alberto Sordi. Ricordate, come viene suggerito anche sulla confezione, che prima di regalarle dovete lasciare all’interno della bambola un bigliettino di buon auspicio, delle parole che secondo la tradizione daranno un’anima alla Kokeshi, la quale proteggerà il suo nuovo proprietario dalla malasorte. Potete definirvi superstiziosi oppure no ma di certo non potrete restare immuni al loro fascino.

Commenti (2)

  1. carine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. @ lolol:
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