Giovani Roma, all’Eur il futuro discusso per 4 giorni

di Gianni Puglisi 1

Giovani Roma, da mercoledì 9 via alla quattro giorni tra tavole rotonde e spettacoli con al centro proprio il mondo dei ragazzi. Avrà luogo al Palazzo dei Congressi, si entrerà con ingresso libero e all’evento saranno attesi qualcosa come 30mila ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 19 anni. Inoltre, si prevede l’adesione di oltre 30 scuole.

Un Festival che è giunto alla terza edizione e che ha anche ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica. Molto interessante il claim, ovvero il sottotitolo delal kermesse: “La positività dei giovani nonostante gli adulti”. Rottura? Voglia di trasgressione? Forse. L’importante, però, è che si diano segnali di vita. Altro che appiattimento da massificazione televisiva. Qui si prova a reagire e addirittura realizzare incontri con la nostra classe politica. Quest’ultima mai al centro delle attenzioni sociali come adesso negli ultimi vent’anni. Questo DireGiovani è un tutto un movimento da capire e da scoprire. Un insieme di giornali di scuola, un Tg settimanale on line, educazione civica, cultura della legalità e dei sentimenti. Anche se non sarà solo momento di baci ed abbracci. Ovviamente nel mezzo della manifestazione (questa senz’altro autorizzata) non mancheranno musica hip hop e rock.

Che poi, alla fine, sono alcuni tra i canali privilegiati con i quali comunicano tra loro le nuove generazioni. Così come pure lo sport. Perfino gli stessi momenti formativi, quelli con il mondo politico, sono stati organizzati da Camera e Senato, dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio e, tra gli altri, anche dal nostro Ministero dell’Istruzione. L’associazione Ido Diregiovani, presieduta da Federico Bianchi, vuole puntare a mettere in mostra la positività ed il senso dell’innovazione proprio delle nuove generazioni. Nonostante, appunto, i più grandi complichino le cose. E’ un Festival delle Giovani idee e senza colori politici. E’ una kermesse con le scarpe da ginnastica ai piedi. Laico. L’unica cosa brutta, sarebbe tingerlo di una qualche tonalità. per il momento seguiamolo, così come facciamo spesso con le mode che impazzano nelle vetrine e sugli scaffali.

Photo Credit| difesa

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