Mostra fotografica all’Auditorium

di Gianni Puglisi Commenta

Il Natale 2010 all’Auditorium di Roma si preannuncia già il 3 dicembre con l’inaugurazione di una mostra dedicata alla fotografia e ai bambini che si potrà visitare fino al 9 gennaio 2011. L’esposizione Dove dormono i bambini. Fotografie di James Mollison sarà allestita nel foyer dell’auditorium. E’ curata da Contrasto in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma con la collaborazione di Fabrica e Save the children.

Le fotografie in esposizione sono quelle che durante molti viaggi, James Mollison ha dedivato alle camerette di tanti bambini di  24 paesi di tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Messico, dal Brasile alla Gran Bretagna, dall’Italia al Giappone all’India. Le immagini sono raccolte nel libro Dove dormono i bambini, pubblicato da Contrasto grazie al sostegno speciale di Fabrica e Save the Children. Il volume contiene una ballata di Margaret Mazzantini e un contributo di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che ha scritto a proposito della mostra: “Sono foto bellissime che mi hanno commosso e lasciato senza fiato”.

In mostra all’Auditorium sarà esposta un’ampia selezione di queste immagini organizzate in dittici, ossia accanto ad ogni bambino ritratto ci sarà la foto della cameretta che racconta la vita e la vicenda umana del suo piccolo abitante attraverso un breve testo che descrive chi è il bimbo ritratto, quali sono le sue difficoltà, le sue esigenze e i suo sogni. Gli scatti di Mollison portano così chi osserva le sue foto in giro per il mondo.  Ogni storia è un racconto di vita, un aspetto di cosa significhi essere bambino oggi, con i problemi, i dubbi e le contraddizioni sociali che l’infanzia vive nel nostro tempo. “La piccola Kaya, di Tokyo, ha l’armadio pieno di centinaia di vestiti coloratissimi che la madre cuce per lei; Bilal, pastore beduino della Cisgiordania, dorme all’aperto con il gregge di capre del padre; Indira, in Nepal, lavora in una cava di granito da quando ha tre anni mentre Ahkôhxet, piccolo indio Kraho, dorme sul pavimento di una capanna nel cuore della foresta amazzonica”.


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