Negozi abbigliamento a Roma, su il sipario di Annamode con gli abiti dela Loren

di Gianni Puglisi Commenta

Negozi di abbigliamento a Roma, anzi boutique, che è meglio: dal 14 al 21 aprile Annamode tira su il sipario ed in scena vanno i costumi che furono di Charlotte Rampling, Scarlett Johansson ed una certa…Sophia Loren.

Vedete che a Roma, aggiungiamo noi, non trattiamo solo negozi ma anche l’indotto artistico che a volte si crea? Il legame che unisce la boutique in Via Vittor Pisani 1 (metro A fermata Cipro, sotto i Musei Vaticani) al tema dell’abbigliamento e all’alta sartoria resta dunque sempre valido.

Anzi: si rivela davvero un bel connubio. Oltre a questo, poi, in mostra anche alcune acconciature sia storiche sia create apposta per le rappresentazioni di  spettacolo. L’esposizione è stata curata dalla signora Teresa Allegri in collaborazione con l’Associazione Culturale DAAP di Maria di Napoli Rampolla e Diana Fantinuoli, l’ elaborazione grafica e fotografica è di Fausto Pallottini. Molto interessante, poi, anche il fatto che gli orari sono piuttosto flessibili. La mostra, infatti, è aperta nella settimana della cultura dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18 e sabato e domenica dalle 11.00 alle 18.00. Il tutto con ingresso libero. L’apertura della storica sede cine teatrale è stata indetta dalla Fondazione Annamode ed ha luogo proprio nel bel mezzo della settimana della cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Non storcete il naso, voi maniaci dello shopping e basta che state cercando sempre e solo qualcosa da comprare.  Una tantum anche noi di ‘negozi’ ci concediamo il lusso di dedicare una passerella a delle creazioni che hanno fatto o fanno tuttora la storia del teatro o del cinema. Sfilata moda Roma: è vero che sarà un po’ difficile, in effetti, acquistare un capo del genere. Ma a noi non ce lo toglie  dalla testa nessuno che un’occhiata allo stile regale ed autentico (più cool di così?!) in scena nel corso di questa kermesse possa stimolare l’interesse di chi poi, magari tra il sabato e la domenica, va per negzi a dare l’occhiata che si tramuta quasi sempre in fila, finale, alla cassa. Quasi, appunto.

Photo Credit| uniese

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