Negozi Termini, da Borri Books Amelie Nothomb presenta il suo Barbablu

di Gianni Puglisi Commenta

 

 

I negozi a Termini hanno fatto centro: da Borri Books giovedì 11 alle 13,30 arriverà nientemeno che Amelie Nothomb!!!! Che per l’occasione presenterà il suo nuovo romanzo intitolato Barbablu (Voland). Ok, ormai per i libri si ha poco commercio, però  quando si tratta della signorina Noir… Allora. Del resto.. “cenare con un uomo al quale durante la notte si è puntato un coltello alla gola non manca di attrattiva”.

Non è male l’idea, no? Dai, che se per pausa pranzo passate da quelle parti la potrete incontrare di persona e chiederle un autografo oppure un…graffio!Battutaccia a parte, la Nothomb è una delle scrittrici più in voga in tutta l’Europa e nella mollezza del mercato editoriale (stroncato da internet ed anche da una certa disaffezione ad un determinato modo di leggere o di farsi comunque suggestionare) rappresenta senza meno una ventata di novità. Buona occasione per tutto l’indotto dei negozi della stazione Termini di poter fare incetta (o quasi, almeno in teoria) di visitatori. La libreria Borri Books a Roma è di gestione da parte dell’omonima famiglia Borri, presente con i suoi negozi anche nella stazione Tiburtina. Alla Stazione Termini è presente all’interno di una innovativa struttura costruita dall’architetto Cerri. Accogliente e che gioca tutto il suo appeal in trasparenza.

Tutti vedono tutto. Ovvero: tutti hanno accesso alla cultura. Se non la conoscete o non avete capito dove diamine sta (ma allora siete proprio un po’ tardoni), vi aggiungiamo che si trova nell’atrio all’ingresso principale (dei capilinea, ora in ristrutturazione) nell’atrio della  biglietteria. Borri Books Tiburtina si trova proprio nella stazione dell’Alta Velocità, in una zona recentemente stilizzata e caricata di nuovi significati. Alla Stazione Termini i negozi, dunque, non vendono solo dolci, magliette, pantaloni o smartphone. L’incontro di oggi, a nostro avviso, lo svela senza troppi misteri. Anzi, ad onor del vero, un mistero c’è. Più noir di così!

Photo Credit| facebook

 

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