Notti bianche si o no? Monteverde, noto quartiere di Roma, o meglio il suo municipio di riferimento ha deciso di affrontare in un certo modo il rilancio della sua attività commerciale: sfruttare le ore notturne. Anche grazie al fatto che si avvicina sempre di più la bella stagione.
Rilanciare negozi di prossimità
Per molti le notti bianche sono un ricordo lontano e forse alcune fasce di giovanissimi non sanno nemmeno cosa sono. Sotto questo nome vengono organizzate delle serate, dalle città, nelle quali avvengono spettacoli di diversa tipologia e i negozi rimangono aperti. Le storiche notti bianche di Roma hanno lasciato nella popolazione il ricordo di tanto divertimento e possibilità di spesa.
Due cose che con la pandemia di coronavirus in corso non erano semplici da ottenere in una soluzione unica. Il fatto che sia finito il periodo di emergenza, a prescindere dai contagi, lascia comunque alle città la possibilità di rilanciare il commercio, qualcosa di cui in tutta la penisola si sente il bisogno. E in particolare quello legato al commercio di prossimità.
Sono infatti i classici negozi fisici ad aver sofferto di più. Ed è proprio con questo obiettivo in mente che il XII municipio della Capitale sta pensando di rimettere in campo le notti bianche. Certo, è necessario tenere da conto che gli ultimi aumenti legati alla crisi in Ucraina hanno lasciato il segno sul portafogli delle persone, ma dare modo di poter fare acquisti e vivere il quartiere di notte potrebbe rivelarsi un incentivo a costo non elevato per i quartieri.
E soprattutto potrebbe dare modo ai negozi di prossimità di guadagnare qualcosa di più proprio prolungando l’orario di apertura nelle fasce serali approfittando dei romani e dei turisti che intendono godere delle serate estive.
Memoria di giunta per notti bianche
È stata presentata una memoria di giunta datata 22 aprile presso il XII municipio con la quale si è provveduto a fissare modalità e condizioni di queste notti bianche di quartiere. E si scopre da testo che la finalità è quella in qualche modo di migliorare la vivibilità e creare coesione sociale. Lo scopo, si legge testualmente, è quello di “sostenere il commercio di quartiere, valorizzatore il territorio, fornire ai cittadini un’occasione di aggregazione sociale, di integrazione, solidarietà, riappropriazione degli spazi urbani e vivibilità nei quartieri“.
L’organizzazione di queste notti bianche sarà delegata alle associazioni di quartiere e ai loro comitati che dovranno presentare un progetto specifico al municipio con tanto di richiesta, ove necessario, di permesso osp, ovvero di occupazione di suolo pubblico. Esso si rende necessario nel momento in cui dovessero servire particolari attrezzature, sedie e tavoli.
Nei progetti rientrano le attività educative, di spettacolo e socio-culurali e commerciali. E importante, dovranno prevedere azioni volte a creare momenti di aggregazione sociale, condivisione, integrazione tra le varie realtà presenti nel territorio, favorendo la riappropriazione degli spazi urbani del quartiere” senza però costi a carico del municipio stesso.