I ragazzi di Bershka a Roma sono tutti belli. Certo, bontà loro: hanno gli anni dalla propria parte e fisico nonché spensieratezza giocano a favore. Però, in effetti, entrando in un qualsiasi store della capitale notiamo che non basta solo questo a giustificarne le attese. Gli interessi.
Anzitutto il rapporto qualità e prezzo: per poche decine di euro potete acquistare, non sotto saldo, camicie, giubbotti, giacchettini più o meno leggeri. Ma anche comodi jeans e pantaloni tra casual e classico. Certo, non vi aspettate i fit alla Massimo Dutti, assieme a Zara le altre anime del gruppo Inditex. Però, entrando e provando, potrete avere qualcosa che vi rimarrà per un bel po’ di tempo. In più, i colori del marchio. Felpe, quindi, ma anche camicie e costumi di bagno.
Molto di Bershka fa rima con abbigliamento e vestire alla spagnola. Sì, i quadri da noi che siamo un po’ più su a livello di gusti (e ci teniamo stretti) sono a cornici ridotte. Qui, il compromesso lo si raggiunge ma con difficoltà, nel senso che la tendenza ad allargarsi c’è. La si avverte, però si ricompone e rientra subito dentro i nostri amati canoni. Non bisogna esagerare perché siamo in Italia e non in Spagna. Sparare colori sgargianti, accostare arancione e verde come su di un pastello per la pittura, da noi è un esperimento che alla lunga può anche costare caro. Lo sanno bene tutti coloro che si cimentanto nell’esplorare nuove frontiere e nuovi limiti della nostra moda. Bershka a Roma, in tutto questo, strizza l’occhio alla trasgressione 20/30 anni, ma lo fa non scagliando il sasso nello stagno. Non, si badi bene a questo aspetto, sollevando polveroni, ma ammiccando ad una voglia di osare. Con sobrietà. Senza scomporsi troppo. Il che non è mica sempre facile, no? Attenzione ai saldi estivi, poi.
Photo Credit| negozidiroma
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