Bulgari a Roma in via Condotti, dopo i sigilli della Gdf si riparte di lusso

di Gianni Puglisi Commenta

 

Bulgari a Roma in via Condotti, fiore all’occhiello che rischia di appassire sotto l’inverno (fiscale) più rigido della sua storia? Noi del blog, appena ricevuta la notizia dei controlli della Guardia di di Finanza nel negozio tra i più a famosi a Roma e nel mondo, abbiamo subito aggiornato la pagina fan su Facebook. Ora, però, con la stessa tempestività vi scriviamo che all’interno dello store si lavora e si vende lo stesso.

Gli stessi controlli della Gdf avvengono con cautela e discrezione, tipiche di chi sa muoversi con circospezione. Del resto, al di là del clamore della notizia, che come scrivono i media “ha fatto il giro del mondo in un ‘amen'”, resta da affrontare la quotidianità. Ovvero: da un lato i posti di lavoro e dall’altro la vendita. Bulgari ha i gioielli con i prezzi che incuriosiscono mezzo mondo, mica roba da ridere. Da Bulgari Roma in via Condotti gli orari, quindi, non sembrano subire particolari variazioni. Anche se in queste ore, è assolutamente indispensabile cautelarsi, la situaizone potrebbe mutare. Sequestrato anche il palazzo in via Condotti, recitano note di agenzia menre scriviamo il post. L’inchiesta, avviata alcuni giorni fa, ha portato al sequestro di beni e proprietà per oltre 46 milioni di euro nei confronti dei vertici del gruppo.Gli inquirenti hanno reso noto che erano state create società ad arte (” a schermo”, ndr) in maniera tale da pagare tasse sui guadagni in tagli agevolati. Ovvero in altri Paesi. Ce n’è davvero molta di carne al fuoco per far scattare i radar in una situazione davvero incandescente come quella che sta attirando l’attenzione dei media sul nostro made in Italy. Di lusso. Anche i ricchi piangono? Chissà. Certo è che se confermati tutti questi capi d’accusa, allora bisognerà cominciare ad affrontare il problema della tassazione sui guadagni delle aziende operanti da noi. Ci rifiutiamo di credere che Bulgari possa essere il solo capro espiatorio per un vizio che invece hanno in molti: quello di evadere. Fare le cose alla luce del sole, nel nostro amato Paese, non è facile. Anche se uno vuole. C’è una tassazione da Guinnes (per coprire anche chi le tasse non le paga quasi mai) a fronte di servizi da (quasi) Terzo mondo. Allora, ci permettiamo di aggiungere noi: non è il caso di cominciare ad allentare la pressione fiscale un po’ ovunque? Oppure no?

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