Max&Co Roma, trionfa la linea Pop anni Sessanta

Max&Co, a Roma come nel resto dei punti vendita d’Italia, esprime davvero il concetto di fruibilità.

Il pianeta donna, in tal senso, è contemplato in ogni azione del brand nato nel 1986 quale progetto di Max Mara Fashion Group. Dinamismo ed individualità sono senz’altro gli altri due pilastri del concept espresso nei vari punti vendita. Qui, la tradizione sartoriale italiana si abbina alla sperimentazione creativa e tecnologica su forme, materiali e colori. Qualità made in Italy, insomma, unita a stile, glamour e design. Un sistema moda completo e articolato, che va oltre il tradizionale concetto di stagione. New arrivals a rotazione, progettati e aggiornati costantemente. Un team internazionale, giovane, open-minded, attento e sensibile alle tendenze emergenti, con un approccio originale al mondo della moda. Un laboratorio creativo sempre alla ricerca di modelli, tessuti e concept innovativi.

Ora, però, al di là delle considerazioni ‘macro’ appena esposte, vale la pena di soffermarsi sul sito di Max&Co. Assai originale. Non ci credete? Andate a vedere. Oh, sia chiaro: nessun effetto speciale o musica lounge sparate ‘a stecca’. Non vi aspettate  niente del genere perché rimarreste certo delusi. Piuttosto, soffermatevi sulla galleria fatti-facce-voci. Quella sì che è interessante e permette, ad esempio, ad una fashion desiner come Saskia di interagire con l’utente/cliente in modo immediato. Si può ascoltare perfino la sua voce e le sue preferenze in campo sartoriale.

Fico. Fichissimo. Perfino banale da realizzare. Eppure è stato fatto. Da pochi.

E’ ‘muy claro’ come, dopo, nel taglio medio basso della stessa pagina, dopo riferimenti alle Collezioni autunno-inverno 2010/2011 vi sia senz’altro una sorta di omologazione con la maggior parte degli altri brands: coat e soft, a proposito, si mescolano tuttavia con sapiente stringatezza espositiva. Però è davvero un attimo. Il resto, tutto sommato, ci sembra sul serio un qualcosa di nuovo.

La stessa Laura Lusuardi, eterno fiore all’occhiello di Max Mara, appare in un virgolettato nel quale cita un provocativo, ma fino a un certo punto, salto indietro nel tempo alla moda di fine anni Sessanta. Ci riferiamo al Flair Italia Novembre 2011. Andatevelo a vedere: “E’ successo che i nostri giovani stilisti abbiano consultato l’archivio Pop Max Mara negli anni tra il 1965 ed il 1968 e sono subito venuti da me dicendo che i capi erano ancora attualissimi”. Qui sotto avete un’ampia scelta di punti vendita dove testare quanto vi scriviamo. Provare per credere.

Negozi Max&Co a Roma