Miniso apre a Roma, l’inizio di un’era

di Valentina Cervelli Commenta

Miniso ha aperto a Roma: è l’inizio di un’era. La motivazione? Date le difficoltà economiche affrontate dalla popolazione a causa del Coronavirus, l’insediamento di un magazzino low cost specializzato nella vendita di oggetti per la casa ed accessori, cosmetici e alimenti potrebbe davvero fare la differenza.

Store Miniso di Roma il primo italiano

Lo store di Roma, per Miniso, è il primo italiano: questo rivenditore di prodotti di ispirazione giapponese può contare su circa 4.200 negozi sparsi in tutto il mondo. Nella Capitale la sfida verso il successo è partita lo scorso 8 aprile, in via Tuscolana 865. Non vi è solo una idea valida alla base di questo progetto, ma anche un approccio colorato e divertente che si riflette anche nella stessa composizione del negozio.

Miniso sbarca a Roma e porta con sé in Italia l’idea del suo fondatore e CEO Ye Guofu che decise di aprire il suo primo negozio in Cina a Guangzhou, dopo essere tornato da un viaggio in Giappone ed aver preso ispirazione dai kombini e altre realtà similari. In sette anni la catena si è espansa a livello internazionale, raggiungendo ben 80 paesi tra i quali figurano anche gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, l’Australia, le Spagna, gli Emirati Arabi Uniti, l’India e il Messico.

Sebbene la sua attività in Italia sia in auge da pochissimo tempo, sono in molti a paragonare questa catena di negozi a concorrenti tedeschi e danesi già di successo nel nostro paese.

Perché il low cost funziona

Quando realtà come Miniso sbarcano nel nostro paese porsi domande sulla loro capacità di crescere in periodi difficili, come quello presente contaminato dalla pandemia di coronavirus sono obbligatorie e la risposta è scontata ma sempre attuale: riescono a fornire al consumatore dei prodotti di qualità accettabile, con picchi di grandiosità, a costi irrisori, consentendo agli stessi di potersi permettere qualcosa del quale avrebbero dovuto fare a meno.

Se poi come accade con Miniso vi è del carattere alla base, non deve stupire che la catena abbia deciso di investire anche in Italia e più precisamente a Roma dove, nonostante il posizionamento, si può prevedere un buon flusso di clienti. Beni di consumo e per la casa, cosmetici, cancelleria, giocattoli e stoviglie ma anche alimenti esotici possono rappresentare in un momento come questo la chiave di un buon successo di vendite, nonostante eventuali restrizioni e problematiche annesse.

Perché la gente necessita sempre di beni di consumo e tenderà a scegliere il competitor più conveniente in ogni caso.

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