150° Italia, gli studenti di Roma alla Mostra “Gioventù ribelle”

di Redazione Commenta

L’Unità d’Italia, si sa, ha ormai centocinquant’anni. E le celebrazioni stanno partendo in tutto il paese. Naturalmente Roma compresa. Celebrazioni che vogliono essere anche dalla parte dei più giovani, con tante belle iniziative. Come questa: gli studenti delle scuole di Roma visiteranno nelle prossime settimane la mostra ”Gioventù Ribelle. L’Italia del Risorgimento”, promossa dal Ministero della Gioventù per celebrare la giovane generazione che 150 anni fa si rese protagonista del sogno dell’unità nazionale.

L’esposizione, inaugurata proprio questa mattina dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà aperta al pubblico fino al18 dicembre, presso il Complesso del Vittoriano. Quindi, se siete interessati, non potete mancare.

L’esposizione si propone ripercorrere la vita di un gruppo di giovani che impegnò la propria vita in un modo oggi assolutamente inedito: il tentativo di realizzare un ideale. Come spiegano dalla mostra le azioni di questi “Giovani Ribelli” ci fanno rivivere il Risorgimento, carico di forti passioni, di intensa ricerca, di inquietudini ed irrequietezza moderna. La loro vita fu spesso errabonda con viaggi che si spinsero fino agli estremi confini del mondo. I loro pensieri riuscirono comunque, anche nel caso in cui le loro imprese furono destinate al fallimento, ad imprimere dei segni profondi nella vita della nostra Nazione.

Secondo l’assessore alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù, Laura Marsilio:

L’Assessorato alle Politiche Educative Scolastiche di Roma Capitale ha aderito alla proposta del ministro Meloni, perché è in piena sintonia con il progetto che stiamo portando avanti nelle scuole romane. Tra le iniziative in programma, ad esempio, c’è “Eroi e padri della Patria” che vuole raccontare esempi di italianità che da giovani coltivavano un sogno chiamato Nazione. Questa mostra parla un linguaggio giovane e dunque estremamente efficace. Sarà per i ragazzi un ulteriore momento di riflessione sul ruolo che alcuni loro coetanei hanno avuto nel Risorgimento italiano.

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