La notizia, in verità curiosa e significativa, è oggi su tutti i giornali e le agenzie: il classico “Io non posso entrare” sotto al disegno di un delizioso quattrozampe non è più un affare. Divieto di accesso ai cani? Non lo si vede più – o lo si vede molto meno – in giro. Oggi ci sono i numeri: a confronto con il 2005 la situazione è radicalmente cambiata e i punti vendita che consentono anche ai quattro zampe di entrare sono aumentati di ben il 76%. Lo assicura una ricerca condotta dai volontari Associazione italiana difesa animali e ambiente (aIDAA) su 3500 negozi di varie tipologie e 500 supermercati in tutta Italia.
Una ricerca che ha scoperto che il cambiamento è arrivato grazie alla crisi, con un aumento del 76% di negozi che permettono l’ingresso ai cani. Tanti sono ancora i divieti in alcune città, compresa Roma.
I numeri. Cinque anni fa erano 2600 i negozi di Roma e di tutta Italia che applicavano il divieto di accesso ai migliori amici dell’uomo. Tra questi c’erano moltissimi bar e praticamente tutti i negozi di alimentari, cui vanno aggiunti alcuni punti vendita di abbigliamento, di mobili, ma anche cartolerie e ferramenta.






