Dopo una settimana di duro lavoro, il sabato sera è la serata ideale per una pizza fuori con gli amici. Lo scorso week end ho scoperto, in maniera piuttosto divertente, che la pizza romana può avere diverse forme e dimensioni. Invece della solita pizzeria, decidiamo di cambiare locale e dirigerci verso zona Testaccio. Cerchiamo un luogo all’aperto in zona e l’attenzione cade sulla scritta posta su un muro all’esterno: Acqua e farina. Un cameriere molto carino ci invita ad accomodarci su un tavolino posto sotto grandi tendoni. Il grande affollamento creatosi giù alle otto di sera ci lascia presupporre che la prossima volta sia meglio prenotare in anticipo. Ma siamo fortunati. C’è solo un tavolo libero e ce ne appropriamo in gran fretta. Il cameriere ci chiede subito se desideriamo un antipasto misto. Ci guardiamo intorno: crostini tondi di vari gusti e fagottini di verdura e di mozzarella catturano lo sguardo. Antipasto misto dunque e quattro pizze.
Gli antipasti sono meravigliosi. Crostini ai fiori di zucca, mozzarella e prosciutto, funghi. E i fagottini hanno un aspetto gustosissimo, confermato dal palato. Ma siamo già pieni. Scusi cameriere, gli chiediamo, può eliminare due pizze? Le dividiamo. Poco dopo vediamo i ragazzi di tavoli adiacenti al nostro fare esattamente la stessa richiesta. Inoltre la pizza, che strano, costa solo tre euro. Non è meraviglioso?