Volantino Trony Roma, il video di com’è andata

di Gianni Puglisi Commenta

Volantino Trony Roma, ecco il video di com’è andata. Due ragazzi che esconio, alla fine del pezzo con due buste e dentro un televisore, un computer più, qualcosa per fare ‘contorno’. Anche questo significa essere fashion victims? Forse: noi, che su negozi ed attività commerciali ogni giorno vi scriviamo sopra un blog, abbiamo respirato aria di ressa ogni passo che ci avvicinavamo. Basta dare un’occhiata al filmato, per vedere la fila chilometrica di auto posteggiate su Corso Francia, oppure le decine di agenti in strada all’incrocio con Viale Tor di Quinto, lesti a smistare il traffico impazzito.  Un plauso, nella ressa del giorno, va anche ai bodygard che hanno reso, crediamo, un ottimo servizio allo stesso Store, Con professionalità, cordialità ma allo stesso tempo fermezza, hanno evitato che subentrasse la piscosi di massa tra gente in fila, o comunque presente nei paraggi, fin dalla sera prima. Colpisce vedere in coda non solo i giovani, a cavallo tra il divertito, la ‘sega’ a scuola e la necessità reale di risparmiare pur se per un solo giorno, quanto, piuttosto, anche molti stranieri e gente over 50. Come avranno fatto? Cosa pensavano mentre il giorno prima si preparavano all’evento? Un mistero? Come molti hanno già commentato, la crisi passa, poi torna, ma comunque quando si avvia un’iniziativa del genere è noto come si vada sempre incontro ad eventuali resse.

Una vetrina rotta, allora, forse, sriviamo forse, è anche troppo poco. Il problema, semmai, è che molti lavoratori e cittadini non interessati all’evento hanno avuto gravi ripercussioni nel muoversi. Ma, a quanto visto, non è che quando nel resto d’Europa apre un nuovo store ci siano meno situazioni a rischio. E’ l’evento di per sé che induce la gente a mettersi in fila davanti al Trony di Roma Ponte Milvio .

E’ l’idea di risparmiare per davvero e non in modo aleatorio che porta perfino l’uomo in giacca e cravatta ad armarsi di Santa pazienza e a sgomitare con chi ha qualche annetto meno di lui. Sudare sette camicie per portarsi a casa un netbook o un iPhone a 100 euro in meno del costo di tutti i giorni, secondo noi è un qualcosa di sociologico che va ben oltre il concetto del semplice risparmio. Che ne pensate?

 

 

 

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