Negozi Roma 2010, se il commesso precario si veste da..Babbo Natale

di Gianni Puglisi Commenta

Commessa di negozio vestita da Babbo Natale, ma precaria.
Se il Natale a Roma si tinge di protesta, l’onda arriva in modo civile fin dentro ai negozi.
Dove, ai commessi e alle commesse delle vie dello shopping natalizio, l’iniziativa sindacale promossa dalla FILCAMS CGIL e da NIdiL CGIL, ha portato in dono un kit particolare: quello della campagna ‘Giovani NON + disposti a tutto’. Una cartella con carteggi sulla (spinosa) materia di contratti a termine e sulle proposte della CGIL per le politiche giovanili
. Oltre ad un piccolo presente.

L’obiettivo dell’iniziativa, spiega una nota della CGIL Nazionale, è quello «di rendere evidenti le difficoltà dei giovani per i quali il lavoro è poco, dequalificato e mal retribuito». In particolare, aggiunge la nota, «le condizioni di lavoro nei servizi e nel commercio durante il periodo di Natale diventano insostenibili, anche a causa della liberalizzazione degli orari e delle giornate di apertura».

Opinabile, chiaro. Di fronte a realtà (non molte, per fortuna) di quasi sfruttamento, ve ne sono però assai di più dove si lavora contrattualizzati e professionalizzati. A tutto vantaggio della clientela, che resta comunque soddisfatta.

Questa iniziativa, sottolinea ancora la CGIL, «vuole denunciare i contratti truffa, gli stage formativi che di formativo non hanno assolutamente nulla, le retribuzioni ai limiti del ridicolo e nessuna prospettiva di assunzione: ovvero le condizioni con cui vengono impiegati centinaia di giovani dai negozi che durante le feste natalizie vogliono aumentare il loro personale a costo zero.

Finora, l’iniziativa ha coinvolto Roma e Napoli, e si estenderà alle altre città italiane durante le prossime giornate natalizie. Da questa iniziativa ci si attende che saltino fuori le denunce delle condizioni di (alcuni) lavoratori nel settore del commercio, con il coinvolgimento di questi lavoratori attraverso l’utilizzo di forme comunicative diverse e mai sperimentate prima d’ora, come appunto l’idea di un ‘Babbo Natale Precario’ che porta in regalo gli strumenti per affrontare eventuali soprusi sul luogo di lavoro.

Photo Credit|Robinia On line

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