Saldi Roma 2011, assaltati i negozi già al primo giorno

di Gianni Puglisi 3

Saldi Roma 2011, ieri primo giorno di assalto alle vetrine.
Prime ore frenetiche e clientela all’esplorazione dell’effettiva autenticità dell’offerta. Secondo un’indagine Confcommercio-Format ricerche di mercato, il 72% degli italiani, il 2,5% in piu’ rispetto a un anno fa, si sta ‘tuffando’ nei negozi per fare acquisti, confermando così la tendenza dei consumatori ad approfittare della stagione dei saldi invernali.

Poi, nel dettaglio, il 60% di chi approfitta delle offerte lungo le vie dello  shopping a prezzi scontati dichiara di voler spendere meno di 200 euro; il 98% dei commercianti intervistati ha detto di applicare agli articoli posti in vendita una percentuale di sconto fino al 50%.

Piu’ donne che uomini, ma anche i giovanissimi dai 18 ai 24 anni, soprattutto chi abita nelle grandi aree metropolitane, faranno a gara per accaparrasi i capi di abbigliamento. Su tutti:  cappotti, maglioni, pantaloni, giacche (98,6%), poi le calzature (80,9%). Dunque, ancora una volta il comparto dell’abbigliamento prevale su tutti. D’altronde, quando c’è aria di saldi…

Il 92% dei consumatori, poi, trova ”molto” o ”abbastanza” buona la qualità dei prodotti venduti a saldo, che sono a loro volta apprezzati per la varietà dall’86% degli intervistati. Infine il 75,3% dei consumatori attribuisce importanza piu’ alla qualita’ che non al prezzo. Perlomeno quest’atteggiamento, molto italiano ad onore del vero, nonostante la crisi ci è rimasto intatto.

Rispetto al 2008 – anno del primo sondaggio Confcommercio-Format sui saldi – cresce del 5% la quota di chi acquista in saldo e aumentano i consumatori che si sentono tutelati nello shopping con gli sconti (il 61,5% di quest’anno contro il quasi 40% del 2008). In sostanza, la sicurezza sulla vendita al ribasso è cresciuta a tal punto che la fiducia si palpa molto più che prima.

Questo, da par nostro, è un dato molto netto. Prima, non è un mistero, non pochi erano assolutamente scettici sui ribassi. Adesso, forse anche perché c’è stata una maggior cura da parte degli stessi commercianti, la gente pare stia ripagando, almeno in teoria, tale professionalità.

Photo Credit| discoveryuno

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