La realtà della catena internazionale Starbucks è una realtà con cui tutti i romani sono entrati in contatto uscendo dai confini nazionali. Del resto, le caratteristiche offerte dal gruppo Starbucks sono decisamente uniche: caffè, cappuccini e tipici prodotti di pasticceria che possono essere gustati in spazi comodi ed attrezzati per fare in modo che il cliente rimanga seduto anche per ore dove poter leggere, scrive e utilizzare la rete Wi-Fi per restare connesso magari con il proprio PC.
C’è da dire che la realtà Starbucks si allontana notevolmente dai classici bar della capitale, dove il caffè e la colazione vengono consumati solitamente in piedi e velocemente. Ma, nonostante questa enorme diversità, è facile incontrare turisti romani negli Starbucks di Barcellona o nelle diverse catene olandesi, francesi se non americane.
E mentre nelle città europee il fenomeno Starbucks continua a prendere piede, ci si domanda come la città di Roma intende comportarsi a riguardo. Il lato curioso della situazione è che la catena Starbucks è gestita in America, in Francia e in Olanda dal Gruppo Autogrill, un gruppo chiaramente italiano e che i romani conoscono bene.
Quindi, dopo Autogrill a via del Corso a Roma, i diversi punti vendita di McDonald’s e della catena internazionale Burger King, è forse arrivato il momento di dare alla capitale e ai suoi turisti l’opportunità di un vero e proprio Starbucks romano?
Per il momento le voci ufficiali sono le seguenti: Autogrill sta da tempo trattando con Starbucks per il progetto italia; le trattative sembrano essere cominciate già nel 2012 ma per il momento non ci sono stati comunicati ufficiali da parte di entrambe le società.
Girando per l’europa e per i diversi punti vendita Starbucks del mondo ci si rende conto di come i romani sono pronti a questo nuovo modo di concepire la “pausa caffè“.