Centro Commerciale RomaEst: il cinema a misura di bambino

Quest’oggi vi parliamo del felice connubio cinema e centri commerciali, l’approssimarsi delle feste natalizie.  i classici film e cartoon per famiglie che presto approderanno nelle sale permetteranno a mamme e papà di godersi un buon film in compagnia dei figli e perchè no anche qualche ora di shopping per prepararsi alle regalie di fine anno, senza correre di negozio in negozio ed evitando il convulso traffico cittadino del fine settimana.

Il centro commerciale RomaEst con i suoi 220 negozi dislocati su oltre 136.000 metri quadrati, permette di unire l’utile al dilettevole con il suo modernissimo multisala Vis Pathè Roma Est gestito dalla catena UCI Cinemas e che propone una particolarità per quanto riguarda la sua programmazione cinematografica, la possibilità di organizzare feste di compleanno per bambini che abbiano come fil rouge il film del momento e a cui si aggiungono tutta una serie di servizi ed agevolazioni che permettono di sfruttare la modernissima struttura che mette a disposizione di chi volesse fruirne un pacchetto festa davvero vantaggioso.

Saldi Roma 2011, i commercianti cercano l’intesa sulla data d’inizio

Saldi Roma 2011, ma quando si parte? E’ vero: c’è il Natale in arrivo e da un punto di vista commerciale non è che si dovrebbe inzuppare il pane già dentro questo nuovo argomento; però il bailamme è evidente ed anche tra i cittadini, non solo tra gli addetti ai lavori, al riguardo permane molta, ma molta perplessità.

I fatti. Tutto, stavolta, sembrava fosse definitivo. Saldi privati, argomento funzionale a svuotare la merce rimasta inevasa dopo le feste natalizie ed allo stesso tempo in grado di far sbizzarrire un poco i romani che così possono comprarsi capi pregiati, in genere di abbigliamento, a costi quasi popolari. Un ticket messo nero su bianco anche d’intesa con la Regione Lazio. L’assessore alle Attività Produttive Pietro Di Paolo, infatti, aveva  raggiunto un’intesa con le associazioni di categoria per farli partire il 15 gennaio. In modo, si era convenuto pensare, da raggiungere quel punto di equilbrio dove ne guadagnavano tutti: da chi gestisce i negozi a Roma, appunto, fino ai consumatori. Confcommercio e Confesercenti di Roma avevano appunto raggiunto l’agognato accordo ed il capitolo sconti Roma sembrava concluso.

Il problema, però, è sorto allorché le altre regioni italiane hanno giocato d’anticipo. Facendo venire la ‘strizza’ a chi con i consumi ci campa. Abruzzo, Marche, Toscana ed Umbria, ovvero i territori che confinano con il nostro, partiranno il giorno della befana (6 gennaio). Una calza amara, insomma. Con dentro tanto carbone e, per giunta, senza che i destinatari (ergo i romani) abbiano fatto i cattivi in modo particolare. La Campania, poi, partirà addirittura il 2 del mese prossimo. Figurarsi i nostri: “La gente – dichiarava l’8 dicembre Cesare Pambianchi di Confcommercio Roma – andrà a comprare nelle regioni limitrofe e noi, adesso, non possiamo permettercelo”.  Logico, da un certo punto di vista, chiedere un allineamento. Per oggi, dunque, è stato convocato un nuovo tavolo regionale con gli addetti ai lavori. Anche perché lunedì prossismo, all’ordine del giorno, ci sarà la legge di riforma, appunto, in materia di saldi. Farla slittare ancora renderebbe impossibile agire per tempo.

Natale Roma 2010, successo a metà per lo shopping dell’8 dicembre

Natale Roma 2010, il battesimo ufficiale in vista della festività è andato senz’altro bene. Nonostante la pioggia, infatti, tra la benedizione papale in Piazza di Spagna ed i negozi aperti in città, tutto è andato liscio. Anche il commercio, per restare in tema, non ha segnato il passo. Certo, da un punto di vista logistico c’è stato chi ha faticato molto. Causa maltempo, si sa, il romano non lascia quasi mai l’auto parcheggiata sotto casa. Qualche ingorgo, dunque, è stato creato.

Chiusa via Due Macelli, tra Largo del Tritone e piazza di Spagna stessa, ma anche un tratto di Via del Corso. La metro A, poi, proprio alla fermata Spagna è rimasta chiusa. Insomma: shopping pre-natalizio sì, ma con qualche stento. Lo stesso piano di Natale Roma 2010 ha fatto storcere il naso a più di qualche commerciante.

Natale 2010 Roma, più bancomat e meno carte di credito

Natale 2010 a Roma significa anche spendere per gli acquisti utilizzando carte di credito. Sarà, ma, aggiungianmo noi, fino ad un certo unto. E’ quanto accade nel nostro Paese, dove certo regna sovrano un divario evidente tra Nord e Sud, ma stando all’analisi dell’Abi (Banche italiane) siamo davvero un Paese al palo.Capitale inclusa.

La contrazione nel 2009 ha registrato lo stop per il 5% su base annua. In questo anno che va a concludersi, poi,  sono poco piu’ di un milione e duecento i terminali attivi. Resta, come accennato, il divario Nord-Sud. In controtendenza, invece, l’uso dei prelievi con il bancomat agli sportelli automatici. Soprattutto a Roma.

Tutto questo che significa? Semplice e complesso: in città, la gente ha paura che gli venga clonata la carta mentre fa shopping; oppure, teme ricariche eccessive di costi per i pagamenti lì effettuati (e allora è un altro paio di maniche, visto che il problema, eventualmente, sarebbe dell’istituto bancario stesso e non dell’esercizio). Un ragionamento suffragato senz’altro dall’aumento di prelievi agli sportelli della capitale. Il capitolo bancomat Roma, insomma, è ok.  Anche qui, aggiungiamo noi, la gente prima preleva un po’ per sé ed un po’ per le spese; quindi si reca al negozio (o in boutiques o nei centri commerciali) e là, soltanto là, caccia fuori la grana.Che si tratti di luxury o altro segmento merceologico.

Negozi illuminazione Roma, commercianti soddisfatti a metà

Negozi illuminazione Roma, non è ancora molto chiaro se il semaforo sia verde oppure perlomeno giallo. Sì perché in queste ore, alcuni addetti ai lavori hanno rilasciato dichiarazioni non entusiasmanti riguardo addobbi e luci. Soprattuttocomemr nella capitale. La fonte è Telefono Blu, peraltro uno dei maggiori indici di rilevamento nel campo del consumo. Secondo cui si registrerebbe una diminuzione delle luminarie in città pari almeno al 20 per cento rispetto agli anni passati. Roma in testa. Una mazzata. Il rilevamento, ad onor del vero, non si comprende bene se sia stato effettuato prima o dopo l’accensione delle principali vie dello shopping a Roma, ossia di quando è stata attaccata la spina in via Frattina, Viale Marconi e, tra le altre , nelle vie Appia e Tuscolana. Sta di fatto che al di là dei numeri, adesso giungono anche dichiarazioni al cianuro da parte di alcune associazioni di commercianti. “Rispetto alle altre capitali europee, la Capitale d’Italia non si illumina – ha spiegato all’Adnkronos Rodolfo Caleffi, dell’Associazione negozi d’eccellenza di Roma -. Certo, qui a Roma abbiamo quanto di più bello si possa desiderare, ma non lo valorizziamo“.

Natale a Roma, pochi addobbi e meno luminarie

 Natale è vicino, domani è il giorno dell’Immacolata e molti, a Roma e nel mondo, ne approfitteranno per fare l’albero o il presepe. Ma le città come stanno reagendo alle feste in arrivo? Qual è l’atmosfera nell’aria a Roma, tra addobbi natalizi come ogni anno e le idee regalo che compaiono nei negozi della Capitale? Gli addobbi, in verità, sembrano meno vivaci degli scorsi anni. Dal 2008 al 2010 le spese natalizie delle famiglie italiane sono calate vistosamente, dicono le statistiche.

E’ la crisi, naturalmente. A testimoniarlo è Telefono Blu: gli addobbi e le luminarie del cuore dello shopping di Roma sono diminuite. E non di poco: addirittura del 20% nelle maggiori metropoli dello Stivale. Quindi anche a Roma. Ed è una sensazione che certamente avrete avuto camminando per le vie del centro in questi giorni. I negozi, in questi giorni, stanno denunciando la mancanza di un piano comunale per abbellire le vie dello shopping.

Dakini, Oriental Art


Antichi mobili realizzati in Oriente. Non mobili occidentali realizzati con manodopera cinese a basso costo ma piccoli affascinanti capolavori di antiquariato fabbricati da artigiani cinesi e tibetani. Questo offre Dakini Oriental Art situato in pieno centro storico a Roma, in via dei Coronari: arredamento etnico orientale autentico e certificato: mobili cinesi, mobili tibetani e altro arredamento etnico, proveniente sempre da Cina e Tibet. Il nome del negozio, Dakini,  è ispirato alle “danzatrici del cielo“, esseri celestiali capaci di volare nello spazio e abitare nelle terre pure, ossia, nel tantra personificano, energie maschili e femminili di metodo e saggezza…

Abbigliamento intimo Roma, a Natale puntate sul ‘lui’ in calze rosse

Abbigliamento intimo Roma, per gli uomini è boom di calze rosse. Sì, lo sappiamo: non ci credete e state certo pensando che pur di buttare giù quattro righe nel blog apposito siamo ricorsi alla fantasia, onde abbindolare il lettore. Allora andate nelle edicole, sfogliate le recenti riviste di moda oppure, se volete, leggete di seguito. Che forse è un tantino meglio.

Dunque, le cose stanno così. Il primo ministro francese Francois Fillon, a spasso per la città, tempo addietro si è rinchiuso dentro un negozio di sartoria per papi non meglio specificato ed aperto trecento anni fa. Qui, senza indugi ha preso e si è infilato un paio di calzini (taglio alto) di color… rosso. Porpora, of course.

Da lì in poi, nei salotti della Roma bene si è man mano diffusa la tendenza. Un exploit bello e buono. Il boom della biancheria intima a Roma è stato subito riprodotto (manco si fosse tessili cinesi) e adesso si comincia davvero a parlare di moda. Già, la differenza, a nostro avviso è questa: una tendenza diviene, appunto, moda quando acquisice un peso specifico più consistente rispetto alla prima.

Solidarietà: Natale 2010 all’Opera don Calabria

Natale 2010 a Roma è anche all’insegna della solidarietà. Venerdì 10 Dicembre 2010 dalle ore 15 alle 22 presso l’Istituto Opera Don Calabria di Roma, in Via Giambattista Soria n° 13, si terrà il consueto Mercatino di Natale al quale prenderanno parte molte strutture che operano nel sociale ed esporranno i loro prodotti natalizi. Il programma della giornata si preannuncia piuttosto articolato.

Natale Roma 2010, shopping ok nella prima domenica di dicembre

Natale Roma 2010, la prima di domenica di dicembre è andata piuttosto bene. I negozi erano tutti aperti e la gente, se non altro, si è accostata alle vetrine non solo per prendere spunti. Ma anche per comprare. Gli esercenti, d’altronde, se lo aspettavano. I consumi, il comprare a Roma deve tornare ad essere un must. Alla faccia della crisi.

Istituzioni ed associazioni stanno correndo ai ripari da tempo e la luce in fondo al tunnel si comincia ad intravedere. Centri commerciali e negozi in genere, allora, tutti aperti. Viale Marconi, Via Ojetti, Via Tuscolana, Via Candia e Via del Corso. Tutti in giro, complice anche il cessare della pioggia che ha bloccato la città per un’intera settimana.

Bibli a Trastevere: libreria, caffetteria e non solo

Bibli nasce nel cuore di Trastevere nel giugno del 1995. Ha quindi appena compiuto quindici anni. Da subito, giàda quindici anni fa, si configurò come un luogo eclettico. E’ una libreria ricca di migliaia di titoli dedicati ai temi e alle materie più diverse, “un ambiente amplio e silenzioso e dove si cerca di trattare chi entra anzitutto come un lettore”.  E’ un vivace centro culturale: in questi anni si sono susseguite nei suoi spazi oltre 900 manifestazioni, dalle presentazioni di libri, ai concerti, al teatro, al cinema d’autore. Sono passati di qui Michael Cunningham, Mordecai Richler, Abraham Yehoshua, Ian McEwan, Carmelo Bene, Moni Ovadia, Ettore Scola, Mario Martone, solo per citare qualche nome.

Gli allestimenti con i palloncini di Balloon Effect

Palloncini, semplicemente palloncini! Era nel 1993, raccontano, quando è nata questa avventura; nessuno, ancora, ci credeva ed i palloncini erano visti come roba poco seria. Loro però non si perdono d’animo, non si arrendono e continuano a proporre fantasiosi allestimenti  perché erano di effetto, di impatto ed attiravano i clienti. In qualche mese avevano lanciato una moda: allestire gli eventi con i palloncini!Si chiamano Balloon Effect e da allora non si sono più fermati…

Abbigliamento Roma, solo a Natale ordini in calo

Abbigliamento Roma, che succede ai clienti? I dati di Confcommercio Roma illustrati ai media giusto ieri sono allarmanti, pur salvaguardando comunque intenzioni di acquisto neppure troppo disastrose. Il presente, però, annuncia flessioni. Questo, ovvio, tiene in molti con il fiato sospeso.

L’osservatorio di Piazza Belli a Trastevere analizza nel dettaglio cosa funzioni e cosa no in vista delle festività. A partire dai saldi a Roma. Che comunque non rientrano, nell’immediato, in questa analisi qui. Il riferimento in questione, invece, si interroga su qualcosa di molto specifico. Nel senso: dov’è che la gente sta pensando (ed in molti casi sta già facendo) di investire qualche decina di euro in più? Dove taglia? Ecco, osservando la questione il numero va interpretato. Proprio come giocassimo la schedina ed inserissimo l’uno, l’ics o il due a seconda delle indicazioni forniteci dai bookmakers.

Veniamo al punto: il dato recita come una parte dei risparmi (da parte di chi è stato parsimonioso, sia chiaro) si convogli giocoforza verso beni e servizi per la cura della persona e per la casa.  In barba proprio all’abbigliamento. Nel resoconto si spiega come questo, tuttavia, valga soltanto per le feste che saranno. Ma perché, ci chiediamo, si sta registrando questa tendenza? Ma non eravamo proprio noi romani, capitolini, i ‘principi’ della tendenza urbana, vintage, cool e compagnia cantando? Dove starebbe andando a finire il nostro intuito, la nostra (se vogliamo) vanità nel dettare tempi e modi di una moda sempre alla ricerca del nuovo, magari attingendo a piene mani all’antico?