A Piazza Cavour lavori ok, Studio 13 e l’enoteca Costantini tornano a respirare

 

 

Lavori terninati in Piazza Cavour, nel cuore di Roma al quartiere Prati. Dunque tanto l’enoteca Costantini quanto il mitico Studio 13 dei truccatori e dei costumi di Carnevale adesso vedono una nuova luce. Certo, c’è ancora molto da fare e le rifiniture mancano. Si vede e servirà ancora un po’.

Inoltre c’è da mettere a posto la viabilitò in una zona dove il traffico va spesso in tilt e gli autobus soffocano. Proprio il signor Piero, alfiere della dinastia dei Costantini tanto cara a chi beve vino a Roma da una vita, ai media in questi giorni ha fatto notare quanti disagi si è dovuti sopportare. E’ vero che sono stati fermi per anni, però adesso lavorando giorno e notte da un lato si si accelera ed è sempre un bene. Dall’altro, però, per mesi gli stessi esercenti hanno avuto un sacco di problemi con gli scarichi merci. Già in una città come Roma si tratta di un’operazione che una volta era discilpinata ed adesso no, creando traffico ed ingorghi vari ad ogni ora. In più, se i lavori fossero cominciati e terminati a tempo debito magari si sarebbe potuto studiare un modo meno pesante per la reciproca convivenza.

Sens of Wine ed Eataly Roma, arriva lo spendere di qualità

Sens of wine ed il vino che vi parla raccontandosi al vostro palato. Tutto questo accade al Palazzo dei Congressi all’Eur da giovedì 26 a domenica 29 gennaio 2012, in un parterre dove si punta all’eccellenza enogastronomica italiana grazie all’iniziativa dello scrittore  ed imprenditore Luca Maroni.

Roma, insomma, in queste ore è capitale del bere. L’autenticità dei sapori, il prestigio di chi organizza e soprattutto i brands presenti, conotano Sens Of Wine come la prima di una serie di tappe fondamentali per il rilancio qualitativo del nostro mangiare e bere  su scala nazionale. Se non mondiale. Il quadro che ne usciva fino a poco tempo fa, infatti, era quello che se da un lato si potevano incantare i turisti di tutto il mondo con il nostro made in Italy, dall’altra lo stesso non si poteva tentare..tra di noi. A Roma, scriviamolo pure, il rapporto qualità e servizio è ancora adesso al di sotto degli standard europei.

Vini pregiati Roma, Costantini ed il suo Palatinato

Vini pregiati Roma, quanti ne trovate da Costantini a Piazza Cavour? Molti, grazie alla sua sterminata Cantina. Qui al centro è un’istituzione che richiama ogni sera decine e decine di persone. Gente normale, mica solo intenditori. Che vi credete? Sul postulato che il vino sia una cosa seria siamo d’accordo, ma bisogna dare accesso a chiunque. Sì: non solo gli intenditori; qui in Italia, patria del buon bere, è giusto che si apra a tutti.

Tuttavia, non è necessario caratterizzare il successo di Costantini per i suoi vini italiani. O addirittura anche frascatani (non storcete il naso e provate). D’altronde Piero Costantini è uno famoso qui a Roma, proprio perché produce anche lui il vino negli oltre 20 ettari di Villa Simone. Il Vigneto Filonardi, facente capo alla nobiltà, appunto, di Frascati, fa da produzione ed arricchimento dell’esposizione inauguarata oltre mezzo secolo fa. Una scelta esagerata, poi, grazie anche al Mendoza, al Coonawarra ed a molti altri esponenti tra distillati e ricercatezze del posto. Un altro amante del dettaglio è senz’altro Alfredo Chirra. Che ha diviso la sua concezione del bere vino a Roma in due saloni, in zona Viminale. Aggiungendo alla propria cantina, mese dopo mese, importanti denominazioni provenienti da tutto il mondo. Noi, nel nostro spazio, vogliamo segnalarvi il Masseto, il Sassicaia ed i Baroli di Bartolo Mascarello.

Caffè Roma, Propaganda apre giovedì al Colosseo

 

 

Caffè Roma, giovedì apre il Propaganda in Via Claudia, a due passi dal Colosseo. Strizza l’occhio a Parigi e, scriviamolo subito, punta pure sull’alta qualità. Atmosfera informale, sandwich e pranzi leggeri grazie alla creatività del pasticcere chef Stephan Betmon e alle cure del cuoco romano Arcangelo Dandini (Foto). Nel mezzo anche insalate e primi piatti. Proprio come in Francia.

Uno degli aspetti carini ed ‘in’ del bar sono senz’altro che dietro ai fornelli ci sono sei giovani cuochi ed il sottofondo è creato da quel Giancarlino del Goa che nel corso degli anni ha calamitato orde di giovani e non in quel di Testaccio. Al caffè Propaganda via al mix dolce e salato che andrà a saziare gli appetiti dei più esigenti. Nel menu pasta burro e alici, baccalà e minestra broccoli e arzilla. Il costo? 12 euro. Speriamo che crei tendenza in una zona che abbiamo solo noi in tutto il mondo (“E ci dispiace per gli altri”). Ma che a volte  è più nota per il livello medio calibrato sulla scarsa esigenza gastronomica turistica che sull’eccellenza di nostra rivendicazione. Chi non la pensa così è davvero pregato di farcelo notare scrivendoci il contrario.

Vino a Roma, Trimani docet

Vino a Roma, alzi la mano chi non conosce Trimani in via Goito. Non la conosncete? Allora di vino non ve ne intendete abbastanza. Una gamma di vini di qualità notevole. Tutti ricercati e dove non c’è l’eclusività compensa l’arguzia di proporre etichette note ma in versioni uniche. Tutti i clienti, usciti di lì, si ricorderanno della serata. E’ un po’ la firma del locale.

Paolo Trimani negli anni ci ha dato dentro. Assieme alla sua famiglia gestisce infatti attività nel campo della viticoltura e nell’organizzazione di eventi. Binomio arcinoto, quello della convivialità e dello star bene assieme. Però, entrando, vi informiamo subito che non troverete il clima da ostaria. Veste austera, colori neutri, legno in tavola e atmosfera calda. Accogliente. Ma non ‘caciarona’. D’altronde questa è gente abituata a gestire wine bar e sale da lettura annesse. Logico, almeno da un punto di vista commerciale, abbinarvi etichette quali, ad esempio, il sincero e prestigioso Rioja. O il Penedes ungherese. La lettura, il bon ton e l’eleganza fanno del cliente medio un individuo che ama il viaggio e l’esplorazione in genereale. Per lui, l’etichetta neozelandese Furmin, un esuberante Sauvignon.

Libreria Roma, il book bar Faggiani apre le porte a Cuba

 

 

 

Libreria Roma, se è vero che al civico 23 di Via Ferrari in Prati Faggiani produce cornetti e gelati, con numerosi assortimen ti ed un caffè davvero ottimo, perché non vi accostate anche al numero 39, che c’è l’annessa libreria con un mix tra cultura e gastronomia sudamericana?Con ordine, sennò vi confondiamo le idee.

Dalla colazione al coffe break, pranzo o aperitivo che sia, Faggiani dal 1926 vi serve come a casa vostra. La qualità anzitutto, con ampia scelta tra dolci a Roma e torte varie che non saprete davvero cosa preferire. Poi, però, spazio all’amarcord ed alla cultura, con antichi sapori di cioccolata che uniti perfino alla cigar room vi proietterà direttamente all’Havana. Come? Leggete qua.

Roma centro, l’enoteca coni i vini bordolesi

 

 

 

Roma centro, in via della Panetteria trovate un’enoteca con i fiocchi e che chiude solo alla domenica: si chiama Tino di Vino e ci propone, in testa, una qualità di vini bordolesi, alsaziani e borgogononi (indovinatene un po’ le rispettive provenienze?) che vi conquisteranno da subito. Appena varcata la soglia al civico 42/B.

Proprio dietro la Fontana di Trevi, infatti, non si parla di acqua, ma di vino che sgorga. Eccome. Patrizia e Massimo fanno di tutto per accaparrare etichette da proporre con stile e gusto. Il tutto dentro un locale ilq uale adesso si è anche arricchito dei tavoli necessari all’ovvia degustazione. Non più solo al bancone, ma anche seduti. Ormai in città ci si sta attrezzando al meglio anche in questo. Fatevi un giro per le enoteche a Roma e noterete questo: anche chi dispone di spazi non esaltanti sta provando a ricavare luoghi dove la gente si possa raccogliere alcuni minuti per gustarsi in santa pace la bevanda ambìta. Un po’ come si fa con il caffè, anche se in quel caso la sua degustazione la si può, sì, effettuare all’inpiedi per via della tipicità dello stesso. Sevito alla maniera del’espresos è un attimo e non importa se si trova posto a sedere. Per il vino, se permettete, è tutta un’altra faccenda.

Locali Roma, cocktail vintage al Glam e jazz al Gregory’s

 

 

 

Locali Roma, quest’oggi vi vogliamo segnalare due cockatil bar piuttosto conosciuti: il Glam a Monteverde (Piazza San Giovanni di Dio) ed il Gregory’s in Via Gregoriana, al centro di Roma. Il primo si ispira in maniera netta agli Anni Settanta, ovvero all’epoc del fiorire delle prime radio libere. Che all’epoca non pareva possibile dire la propria con un baracchino e basta, magari dal proprio condominio fino ad una decina di palazzi attorno a quello dal quale si trasmetteva. Ecco: se volete annusare quell’atmosfera lì andate al Glam, dotato di arredamenti Vintage con su la macchina da scrivere Olivetti.

Qui le modello “Lettera” , macchine sulle quali si è dati molto spesso l’esame di stato come giornalista fino a pochi anni fa, troneggiano all’insegna dell’intellectual style. Alle pareti colori quasi accecanti (le tinte forti, all’epoca, erano proprio un must) e tre giovani che sono riusciti a fare della passione la loro virtù. Video no stop con rockstar d’ogni genere, incontri culturali, presentazioni di libri, numerose mostre fotografiche e molto altro. Roma cocktail: tutto questo a fare da cornice ai caffè aromatizzati, alle cioccolate, al tè, al frozen ed allo sparkling. Nel mezzo una buona dose di gastronomia con un  ensemble di salumi e formaggi.

Bere a Roma, le due cantine di Guerrini ed il vino è servito perfetto

 

 

 

 

 

Bere a Roma, l’enoteca Guerrini in Viale Regina Margherita anche quest’anno vuole proporsi come una delle più gettonate in città. D’altronde la famiglia gestisce il punto tanto qui quanto anche a Fontana di Trevi  e Piazza Barberini. Insomma: i punti nevralgici della capitale, almeno sotto l’aspetto del buon vino sono comunque garantiti.

Per la precisione è dal 1958 che hanno a che fare con la gestione di locali e wine bar vari. Anno dopo anno sono state curate le selezioni di bira, di rossi e di bianchi, in modo da poter soddisfare anche i palati più fini. Anche quelli più esigenti. Poi, potete trovare champagne, spumanti italiani, grappe ed altri liquori. Un altro aspetto fondamentale è che accanto alle enoteche vi siano anche due cantine che provevdono a mantenere il nettare a temperature giuste.

Roma negozi, panino shopping break al Duecentogradi in Prati

 

 

Roma negozi, perché mentre siete in giro per acquisti non vi concedete una sosta al Deuecentogradi in Piazza Risorgimento? Lì si fanno ottimi panini. Si tratta di un locale a Roma gestito da tre ragazzi: Christian, Gianni e Mirko, che assieme si sono messi di buzzo buono per reinventare un posto dove facessero dei panini come Dio comandava. Proprio da queste parti, il progetto non poteva che prendere subito corpo.

E’ un piccolo locale in Prati che propone un tour ideale attorno alle strade della Capitale. Ben sessanta, a tal proposito, i panini da gustare e tutti recanti i nomi delle più famose piazze di Roma. Inoltre, così come quando pagate in maniera ‘self’, per esempio, da Decathlon oppure Auchan, qui potete abbinare voi stessi gli ingredienti con i quali ‘assemblare’ il vostro atteso sandwich.

Ingredienti freschi ed anche ricercati. Panini Roma: non dimentichiamo, infatti, che qui si è nel cuore del turismo cittadino. Spagnoli, tedeschi, francesi, nord europei in genere, ma anche stranieri provenienti da altre parti del mondo: tutti hanno bisogno di sentirsi in qualche maniera a casa loro e per questo è necessario diversificare quanto più possibile le materie prime. Il panino, quindi, è sul serio da considerarsi un traduttore universale e per mezzo del quale interagire con le altre lingue e culture.

Locali a Roma, il jazz al Gregory’s mangiando italiano

 

 

 

Locali a Roma, eccoli i cocktail più esclusivi della città: al Gregory’s vicino Piazza di Spagna ne avrete per tutti i gusti. In più, li gusterete a ritmo di blus , swing e jazz. Il tutto con nomi di musicisti famosi quali, ad esempio, quelli di Rea, Pieranunzi, Giuliani e Bosso. Dunque bere, gustare, ma con classe.  Con eleganza. Proprio come si conviene in un posto così affascinante, dove si suona sempre la nota giusta.

Qui al Gregory’s si degustano i mille aromi del genere coniato dai neri d’America. Si tratta di un vero e proprio club in vecchio stile: con tanto di attesa degli artisti consumata sorseggiando whisky pregiato. Lo stesso dicasi per la cantina, assortita e con oltre cento etichette a disposizone. Insomma: non solo elevate gradazioni. Ma non pensiate che si punti soltanto all’esterofilia gastronomica perché sbagliate di grosso.

Roma caffè, salite sul Ducati che romba il gusto

 

 

 

Roma caffè, che buono quello al Ducati in Via delle Botteghe Oscure, a metà tra Largo Argentina e Piazza Venezia. Stile e gusto spinti al massimo, proprio come una rombante Ducati del quale lo store si fregia. Più che store, un lounge bar dove ci vengono non solo, ovvio, i turisti che in questi giorni e nel resto dell’anno affollano queste strade. Bensì pure un sacco di romani. Anche in queste ore, infatti, i tavolini sono sempre affollati. Il perché è facile intuirlo. E’ un posto trendy, raggiungibile non solo in moto e ci si sta bene. In più, c’è qualità, Particolare non indifferente e che connota al meglio questo locale nel cuore della nostra city.

Si possono trascorrere momenti di relax evadendo dalla frenesia quotidiana. Un po’ come quando si è in moto e si rifugge, davvero, dal traffico della nostra pur amata città. La mattina si comincia con una bella e tonificante brioche, cornetti oppure le varie torte del giorno prodotte a misura di palato take away. Quindi fate pit stop a pranzo, dove i meccanici.. oops, i baristi vi serviranno piatti frutto di ricette mediterranee, con tutto quello che di meglio offre il nostro made in Italy. Tutto selezionato. Quindi il finger food all’ora dell’aperitivo.

Locali Roma, solo a Trastevere la bionda che fa gola ad Homer Simpson

Locali Roma, nel cuore della città, a Trastevere, il pub ch enon chiude alcun giorno si chiama Nick Nowego Cafè. Non siamo a Springfield, ma a Via della Paglia; eppure qui si serve la Duff, la birra amata a casa Simpson. Il signor Homer la adora e come lui un sacco di avventori del bar a Roma. Un ambiente aperto a tutto il mondo e non potrebbe essere prorio altimenti, vista la premessa.

Sempre, ma davvero sempre frequentato da stranieri ( e sraniere) grazie al passaggio nel mezzo del quartiere più suggestivo della città. Dalla mattina alla sera è tutto un brulicare di gente. Un gradevole porto di mare che basta vedere un secondo per farsi l’idea che qui è il punto di arrivo e non di partenza. Lunch time ed aperitivo, quindi, vi tengono compagnia intervallando le ore della giornata che trascorre. Il Nick Nowego Cafè propone belle ed abbondanti colazioni all’italiana, pranzo light con torte rustiche, insalatone (un classico che da noi non tramonterà mai, proprio grazie alle contaminaizoni nord europee) e poi molta gastronomia fredda.

Pub a Roma, un po’ di Zen.Zero ed il tè è servito

Pub a Roma, in Via Santamaura, quando il quartiere Prati sta per incrociarsi con Trionfale ed Aurelio, c’è davvero un angolo di Europa multiculturale. Si chiama Zen.Zero Art Bistrot. Uno spirito libero che sa non di improvvisazione, ma proprio di voglia di indipendenza, tipico di chi pensa con la propria testa e guarda sempre il mondo con i propri occhi, subendo contaminazioni.

I provengono dai migliori giardini in Cina, Giappone, Kenia, India e Sri Lanka. Vengonos erviti in trentaquattro diverse varietà: dai neri ai verdi, dai melàange agli oolong. Tutto, insomma, per non  farvi sembrare il bistrot come ‘una cosa alla romana’, nel senso che il significato della multiculturalità lo serviamo alla nostra maniera. No, affatto. Giusto così. Giusto calarsi nella parte.